sabato 26 aprile 2008

Per fortuna che c'è Alonso


Per fortuna che c'è Alonso. Che nel tempo libero fa i trucchi con le carte che neanche Silvan e l'abilità di far vedere quel che non è la mette in pista. Per fortuna che c'è lui, in questo mondo di millesimi,dichiarazioni già dichiarate, pressioni delle gomme calcolate sotto pressione. Ben venga, ogni tanto un gol di mano, un giro della morte alla morte, rischiando, digrignando e barando. Metti un ciupito di benzina e ti butti fuori tra i tuoi per regalare ai tuoi un pomeriggio di adrenalina e un'illusione domenicale. E fa niente se l'illusione svanisce dopo una manciata di giri, va bene così.In centomila si sgolano tra una porchetta e l'altra sui prati e tu ai centomila fai capire che ci sei, vorresti esserci ma più di tanto non ti puoi inventare. Presente l'attaccante che pressa sul portiere anche quando mancano 6 secondi e perdi due a zero? Quello. E a questo Alonso perdoniamo anche il fatto di avere perso un po' di vivacità davanti ai microfoni, perchè basta un sabato del genere per recuperare su tutto. Questo Alonso, in definitiva, è un fenomeno. E' come Raikkonen, e in più parla.

mercoledì 23 aprile 2008

Globalizzazione o Ecopass?

«I grandi club dovrebbero fare un loro campionato, perchè quando si attrezza una squadra che costa tanto non si può pensare di andare a giocare contro una squadra di un capoluogo di provincia dove c'è uno stadio da ventimila persone e magari nemmeno riempito».
Lo ha sottolineato il leader del Pdl Silvio Berlusconi, ospite di «Radio Radio», spiegando che «i grandi club delle grandi città dovrebbero avere un loro campionato e un altro campionato dovrebbe essere per i club che hanno meno spettatori. Quando c'è una grande squadra gli stadi si riempiono e quando ci sono due grandi squadre che si incontrano le televisioni hanno punte di audience notevolissime. E con le grandi squadre possiamo essere anche protagonisti in Europa» ha spiegato ancora il Cavaliere.

Berlusconi ha poi annunciato che lascerà nuovamente la presidenza del Milan. «Il mio nuovo ruolo è incompatibile» ha spiegato il premier in pectore , ribadendo che dovrà lasciare la carica di presidente del club rossonero non appena il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli conferirà l'incarico di formare la nuova squadra di governo. Ma sottolineando anche che la cosa lo «addolora».

martedì 22 aprile 2008

Spunto di riflessione #1

« Solo la poesia ispira poesia » (Ralph Waldo Emerson).
Siete d'accordo? Io lo sono stato, poi ho pensato ad Ungaretti...

domenica 20 aprile 2008

Intervista a Yuri Beretta


Tratto da http://www.pillbox.it/, pubblico sul blog un'intervista fatta da me per questa testata.

Il prossimo 23 aprile a La Casa 139, locale milanese noto per la buona proposta musicale in cartello, sarà una serata speciale perché avverrà la presentazione-concerto dell’album La Forza di Yuri Beretta, da circa un mese nei negozi.Il disco che segna il debutto del cantante milanese come solista dopo l’esperienza con i Genialando, è composto da undici canzoni che saranno le protagoniste della serata live di settimana prossima. Noi di Pillbox, che abbiamo avuto modo di ascoltare già Beretta in qualche serata, saremo là per conoscere meglio il nuovo lavoro e lo stesso Yuri, un artista completo capace di tenere il palcoscenico in modo unico e in grado di affascinare e far vibrare il pubblico con la sua arte che ha come epicentro la musica ma che spazia in diverse direzioni. Abbiamo raggiunto telefonicamente Beretta per sapere qualcosa di più su La Forza ed il suo autore.
Anzitutto Yuri, come ti definisci artisticamente?
“Cantautore…sì, è un termine disprezzato da alcuni e affiancato per lo più a grandi nomi e quindi potrebbe far paura; in realtà definisce propriamente un mestiere, quello di scrivere canzoni e di cantarle davanti ad un pubblico: il mestiere mio.”
Di che cosa parla La Forza?
“Il mio album cerca di spiegare e sviscerare gli stati emotivi della persona partendo da mie sensazioni e riflessioni. Il mio desiderio, e anche quello del disco, è quello di comunicare intensità, di far capire che si deve vivere davvero e non sopravvivere soltanto".
Perché si intitola La Forza?
“In questi anni ho studiato i tarocchi e le loro sfaccettature: quando ho iniziato a pensare all’album sapevo che le canzoni sarebbero state undici quanti sono i tarocchi. La Forza è proprio il nome dell’undicesimo di essi, l’arcano maggiore.Le canzoni contenute nel disco vogliono essere l’espressione della forza, non intesa come un qualcosa di oppositivo o prevaricatore, ma piuttosto una forza accogliente e rassicurante”.
Qual è la canzone che preferisci nell’album?
"Probabilmente…la numero cinque, Nel Volo”.
Partecipando come pubblico a qualche tua serata, sorge spontaneo chiederti come mai non suoni mai cover. Non c’è qualche artista che senti particolarmente vicino e di cui ti piacerebbe interpretare qualche brano?
“Mi piace l’idea di suonare canzoni di altri artisti, poi però quando si avvicina il momento di salire sul palco penso che se cantassi qualche cover toglierei spazio alle mie canzoni che sono tutte lì pronte e non vedono l’ora di essere cantate e suonate; così ogni volta le mie vincono sempre e le cover non le suono mai!”
Yuri Beretta, come dicevamo, è un artista completo. Scrivi spesso o ti capita di farlo solamente in presenza di accadimenti particolari?
“Sì. Scrivo tanto. Questo album raccoglie alcune canzoni delle moltissime che ho composto negli ultimi sette anni. Peraltro mi capita di “esprimere l’arte” attraverso forme anche diverse quali ad esempio il disegno e la pittura - sappiamo che Yuri lavora anche nel mondo del teatro - nella quale mi diletto pur non essendo professionista. Ho una qualità maggiore, la musica, ma la mia espressione artistica fuoriesce anche attraverso altri canali poiché ha molta… forza”.
Yuri, possiamo fornire a chi legge una sorta di manuale d’uso per ascoltare il tuo disco?
“Mi piacerebbe che venisse ascoltato con calma, sarebbe un bel successo. Le persone hanno un approccio spesso distratto nei confronti della musica che è vissuta come intrattenimento; io non ascolto la radio e preferisco mettermi sul divano e cercare di capire le chiavi di lettura di una canzone piuttosto che di un album intero. La musica è un incontro. Ecco, che il mio album sia l’occasione per trovarsi e scoprirsi prendendosi tutto il tempo necessario per farlo”.

Ci è piaciuto, Yuri Beretta. Noi il 23 aprile alle 22 saremo a La Casa 139 per ascoltare live la sua voce coinvolgente e questa nuova avventura musicale tutta da scoprire. A presto?