martedì 30 dicembre 2008

Botti o bombe?


Occhio raga...perchè ogni anno la stessa mattanza? Bisogna imparare dal passato, ciò che si viene a sapere non è sempre per forza a noi estraneo.

Pronto per la Commedia

Un guaio bello grosso e di fronte un'unica via di uscita, spaventosa tortuosa quasi impraticabile a pensarci ma necessaria: infernale.
L'inizio del cammino, i problemi subito enormi, poi altri sempre peggiori, sempre più giù.
La fine, l'abisso, il fondo. Poi la lenta risalita, ancora tante difficoltà, a molti sembra finita fatta ma non lo è anzi è ancora dura; si vede il traguardo che appare lontanissimo ma si vede. La forza, la speranza, il sollievo: è una rinascita, una Primavera che al termine ti far riveder le stelle. E non sarai più come prima ma di più.
Sei a questo punto e tra le tante cose sei pronto per capire la Commedia come forse io non ho mai compreso perchè stai vivendo le stesse sensazioni del sommo poeta.
Adesso che ce l'hai, falla tua.
La Commedia è anche terapia, Dante la scrisse anche per cercare di guarire, di sanare le ferite profonde. Anche quelle vere, sì.

Insegnante fa rima con musicista?


Ieri con un caro amico mi sono inoltrato nel mondo della rete ed ho scoperto un gruppo musicale: ANTARES.

Questa formazione ha pubblicato un vinile nel 1979 (Sea of tranquillity) e poi ancora un singolo e vi sono ancora tracce online (su youtube troverete The Leaving).

Ma la cosa che ha attirato la mia attenzione è stato scoprire che un mio collega (nonchè ex professore!) era il bassista di questa formazione: fatto particolare se tengo conto che io suono in un gruppetto, un altro mio collega incide CD al basso, ed altri -me ne vengono in mente ben quattro!- suonano a vario livello ma generalmente pezzi propri e fanno serate.

Quindi insegnante fa rima con musicista o è una strana curiosa piacevole coincidenza?

sabato 27 dicembre 2008

Buon Natale


Settimana natalizia che si lascia riempire di spirito natalizio, volente o nolente.E allora ecco qualche riflessione sul Natale, ormai prossimo.

”Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno.” Charles Dickens (1812-1870), scrittore inglese.

“I ricordi di un Natale alla vecchia maniera sono difficili da dimenticare.” Hugh Downs (1921), attore americano.

“Natale è quando provi nostalgia di casa, anche quando sei a casa.” Anonimo

“Veniva nel mondo una luce vera, quella che illumina ogni uomo”. San Giovanni

“Una buona coscienza è un Natale perpetuo.” Benjamin Franklin (1706-1790), scienziato e politico americano.

“Non preoccuparti della dimensione del tuo albero di Natale. Agli occhi di un bambino sono tutti alti 10 metri.” Larry Wilde.

Buone feste, Marcello

Via Marco Polo, Firenze


Oggi mi è arrivata una multa che ho preso, a quanto risulta, 86 giorni fa.

Ho fatto qualche ricerca: andavo a 86km/h anzichè a 70 e in internet ci sono diverse persone che transitavano proprio ad 86; la strada fino al dicembre '07 aveva limite 90km/h poi abbassato a 70 per aumentare il numero delle multe (tremila nelle prime due settimane) ; le cifre delle multe sono altissime probabilmente per cercare di rimediare un po' di soldi che non entrano più con la tassa ICI.
E per di più se pagassi 250 euro in più non mi toglierebbero punti come dire: "hai fatto un'infrazione, ma se paghi chiuderemo un occhio". E' davvero uno scandalo questa legge che discrimina...don Milani è un ricordo anzi non è proprio più nulla.
E con i miei soldi verrà finanziata la ricerca per aggeggi ancora più sofisticati per far multe...complimenti.


Grazie

giovedì 18 dicembre 2008

Wanted



Nome e cognome
Marcello Bramati
Segni particolari
Spettinato
Libro sul comodino
Quello che sto leggendo al momento
Squadra del cuore
Sampdoria
Sport preferito
Automobilismo
Film/libro della tua vita
La Divina Commedia (libro)
CD/libro ultimo comprato
Un cd: un live dei Rolling Stones (era in offerta)
Tre aggettivi per descriverti
Appassionato, Onesto, Bianco
Il tuo voto alle superiori in italiano
Otto, Nove. No anche dieci
Piatto preferito
Carbonara
Voto che ti daresti come prof
Difficile non esser giudicati con questa risposta…otto
Voto che ti darebbero i tuoi alunni
Ancora più difficile…otto più
Hai mai copiato un compito in classe
No, qualche parola con il vicino sì
Sogno nel cassetto
Trasferirmi in Toscana, a Firenze proprio

martedì 16 dicembre 2008

Crisi vera.


Il mondo dello sport motoristico mostra la vera faccia della crisi: Honda Suzuki e Subaru si sono ritirate immediatamente e a sorpresa anche per i propri dipendenti (compresi i pagatissimi piloti) dalle competizioni per salvare i bilanci e di più, i marchi stessi.

E in televisione ieri ho visto un servizio sul Natale che in fondo, dopotutto è ancora opulento, ricco e fa felici gli italiani che non si trattengono una volta che scendono in strada per fare shopping. Niente paura, insomma.

Forse ripassare un po' di storia americana degli anni Trenta farebbe bene.

Gaffe?


Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, torna a condannare duramente «l'infamia» delle leggi razziali, ma questa volta lo fa sottolineando anche l'immobilismo della società italiana e della Chiesa cattolica contro la legislazione antiebraica. «L'ideologia fascista non spiega da sola l'infamia delle leggi razziali» spiega Fini in un passaggio del suo intervento alla conferenza organizzata a Montecitorio nel 70esimo anniversario delle leggi antiebraiche e razziste. «C'è da chiedersi - ha aggiunto il numero uno di Montecitorio - perché la società italiana si sia adeguata nel suo insieme alla legislazione antiebraica e perché, salvo talune luminose eccezioni, non siano state registrate manifestazioni particolari di resistenza. Nemmeno, mi duole dirlo - ha sottolineato Fini - da parte della Chiesa cattolica».

Le dichiarazioni di Gianfranco Fini sulla Chiesa e le leggi razziali sono «sconcertanti». Questa la replica alle parole del presidente della Camera di padre Giovanni Sale, scrittore della Civiltà Cattolica e autore tra l'altro di due recenti articoli sulle leggi razziali che illustrano la posizione del Vaticano contro il manifesto della razza e le leggi razziali. «Evidentemente - sostiene don Sale - Fini non conosce una pagina di storia nazionale che vede contrapposti Mussolini e Pio XI» o forse sono frutto di una «svista, di un cercare un correo a responsabilità che il presidente Fini vuole in parte coprire che fanno parte della sua storia, anche se non di quella recente».

La scuola


Attraverso alcune frasi questa settimana mi propongo di entrare nel difficile e discusso e attuale e vissuto mondo della scuola. Alcune mi vedono d’accordo, altre meno (l’ultima mi stravolge). E voi che ne dite?



  • “Tutto quello che non so l’ho imparato a scuola” (Leo Longanesi)


  • Ogni cosa che si è imparato a scuola come ovvia diventa sempre meno ovvia quando si inizia a studiare l’universo. Per esempio, non ci sono solidi nell’universo. Non ci sono continui assoluti. Non ci sono superfici. Non ci sono linee rette (R. Buckminster Fuller)


  • “Chi apre la porta di una scuola, chiude una prigione” (Victor Hugo)


  • “La scuola è una fabbrica di echi gestita dallo stato” (Norman Douglas)


  • “Penso che la scuola si faccia beffe dei nostri giovani, perché là loro non vedono né ascoltano nulla della vita ordinaria” (Petronio Arbitro)


  • “Imparare è come fare un puzzle. Quando si mettono i primi pezzi, non ha molto senso. Quando si comincia ad unire le tessere, si comincia a vedere come tutto s’incastra” (Anonimo)


  • “Impariamo non per la vita ma per la scuola” (Seneca)“Non ho mai lasciato che la mia scuola interferisse con la mia formazione.” (Mark Twain)

domenica 7 dicembre 2008

Una persona intelligente


Riassumere in una frase la personalità di un individuo è arduo se non riduttivo. Cercare di farlo con un titano come Fedor Dostoevskij è da pazzi; il tentativo di questa settimana è quello di presentare un autore che ha scritto i romanzi più belli degli ultimi cento anni, libri talvolta non approcciati perchè spaventosi in fatto di mole ma che bisogna avere il coraggio di iniziare e leggere perchè solo questo autore russo ha saputo curvare le parole in quel modo così sublime.Libri di mille pagine, libri di ottocentocinquanta, libri di millequattrocento…eppure, sembrano poesie, sonetti, canzoni.


Su questa terra possiamo amare solo col tormento e per mezzo del tormento.


Uccidere per punire un delitto è senza paragone una punizione maggiore del delitto stesso.


Egli è una persona intelligente, ma per agire intelligentemente l’intelligenza sola non basta.


Hanno pianto un pò, poi si sono abituati. A tutto si abitua quel vigliacco che è l’uomo.

venerdì 5 dicembre 2008

Beccato


E così oggi ho scoperto improvvisamente che questo blog ha diversi affezionati lettori anonimi e minorenni...i miei alunni.

Alcuni almeno. Con una trovata simpatica, mi hanno fatto trovare la frase dantesca di intestazione di questa privatissima testata scritta sulla lavagna; non c'è stato bisogno di parole, ho sorriso, abbiamo sorriso: in fondo un blog è online perchè sia letto, no?

Magari lo leggono da parecchio, magari chissà quanto ci hanno messo per trovare il coraggio di farmelo sapere in qualche modo; beh la via scelta è stata piacevole e sincera.

Tengo a precisare, a questo punto, che le ricerche in rete potrebbero condurre a diversi Marcello Bramati che non sono me medesimo: quello politico, quello sarto, quell'altro politico...



martedì 2 dicembre 2008

Però


Ordinati, composti, attenti, assorti, silenziosi, educati e manifestanti questa loro virtù, tranquilli, sorridenti e comunque sereni.

Anche se poi dentro sono acerbi, annoiati, abitudinari, stressati, provocatori. I comportamenti modificati dall'ambiente...a volte fa miracoli.

Altre, no.

lunedì 1 dicembre 2008

Pietro, 2005

Mosaico che parla della foto, scattata di ritorno da Assisi. Bologna, Pasqua 2005.
Benvenuto sul mio blog, figlioccio.

domenica 30 novembre 2008

Due cose distinte




Diverse, parecchio. Una bella, l'altra no. Una campionessa la migliore di tutti, l'altra no. Una non sa perdere e ci tiene a dire di essere la vincente, l'altra ammette senza polemiche di essere ad anni luce dalla vetta nel suo sport. Una non lascia l'arma, l'altra sì. Una si commuove con Berlusconi e si lancia in doppi sensi da Pippo Franco, l'altra si commuove all'incontro con il Dalai Lama. Proprio due vite diverse...

Grande famiglia


Qual è la definizione migliore di "grande famiglia"? Questa qui sopra forse?

sabato 29 novembre 2008

Della morte della ragione


Le notizie che arrivano dall’India sono terribili, fanno riflettere, pensare, disperare. La mente torna a Gandhi che proprio in India ha vissuto ed operato; suona come un tragico ritorno all’antico il suono delle esplosioni, delle ambulanze e il rumore di crolli e di macerie al cospetto di quanto non molti anni or sono proprio Gandhi predicava. L’evoluzione sembra che sia solo tecnica, noi uomini a volte siamo gamberi.


E’ riduttivo ma non inutile riportare alcuni aforismi di questo grande pensatore, uomo capace di dissotterrare i propri talenti:
-Occhio per occhio e il mondo diventa cieco.
-Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.
-Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo.
-Ci sono cose per cui sono disposto a morire,ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere.

martedì 25 novembre 2008

I russi e i ragazzi


Quarta ginnasio, la scuola è iniziata da sessanta giorni ormai e il ritmo si è preso.

Oggi occorre lavorare ancora sulle diescrizioni; è un impegno che porta a scoprire nuovi modi di scrivere e che permette ai ragazzi di notare i loro miglioramenti di volta in volta e non è un particolare trascurabile.

Inizio a leggere loro alcune descrizioni famose famosissime e poi ci lavoriamo un po' su, sempre godendole innanzitutto e ai ragazzi piace.

Viene il momento di Dostoevskij.

- Come si scrive prof?

- Lo scrive lei alla lavagna?

- E' russo prof?

-Si scrive Dostoe-vi-esse-cappa-i-gei, non lo scrivo alla lavagna, sì è russo e ora ve lo scrivo.

A questo punto apro la borsa con l'intenzione di leggere le prime due pagine de "L'idiota", ottocentoquaranta pagine rilegate in edizione economica con una copertina arancio-rossiccia.

Lo sto per estrarre, ne spunta qualche centimetro...

- No prof, quello è un mattone assurdo!- se ne esce F. con un'espressione sul viso che è un misto di rassegnazione e sconforto - ce lo leggerà tutto?!

Povero Dostoevskij: i ragazzi non possono che approcciarlo in malo modo; il nome è impronunciabile, i libri enormi...

Eppure, dopo solo due paginette, ecco che si vendica perchè attira, spiega, affascina, descrive curvando le parole.

Speriamo che sia solo l'inizio...

venerdì 21 novembre 2008

La perfidia degli amici


Propongo due frasi e anche l’obiettivo è duplice: innanzitutto le frasi suggeriscono una riflessione sui rapporti interpersonali profondi, quelli che sembrano e talvolta sono, radicati. Secondariamente, permettetemi di provare a togliere dai versionari e dalle aule di latino due uomini che hanno scritto molto e pensato altrettanto, l’uno molto profondo e l’altro più semplice (anche da tradurre e infatti amico degli studenti).Tito Livio non è solo un nome presente sui dizionari che sono zeppi di sue frasi fatte, Cornelio Nepote non è solo una dicitura che significa “Olè, questa è facile”. Rivalutiamoli.


Pochissimo deve fidarsi l’uomo quando è giunto al sommo di ogni fortuna.

Tito Livio


Devo la mia rovina non al valore dei nemici, ma alla perfidia degli amici.

Cornelio Nepote

lunedì 17 novembre 2008

Formula 1 del futuro? Orrende creature!

Ecco come saranno le nuove vetture all'avanguardia della ricerca mondiale.
Vi ispira leggerezza?
Emana potenza?
E' oggettivamente bella anzi bellissima?
No, è orrenda!!!Speriamo solo che queste oscenità consentano uno spettacolo mai neppure immaginato altrimenti non le riuscirò neppure a guardare!

Mussolini ed Hemingway


“Gli uomini veramente coraggiosi non hanno nessun bisogno di battersi a duello, mentre molti vigliacchi duellano in continuazione per farsi credere coraggiosi”. Ernest Hemingway La frase che scrivo sul blog questa settimana non è tratta da un libro ma da un articolo; Ernest Hemingway, futuro Nobel per la letteratura e scrittore davvero sopraffino, negli anni Trenta era corrispondente europeo per Toronto Star, rivista americana.Accadde che Hemingway, che venne poi ufficialmente bandito dal regime non tanto per i contenuti dei suoi libri e comunque conosciuto per le traduzioni clandestine di “Addio alle Armi” di Fernanda Pivano e Cesare Pavese, partecipò nel 1923 ad una conferenza stampa di Mussolini.Quando i giornalisti furono ammessi ad entrare nella sala predisposta per l’evento, il Duce era già al suo posto ma così assorto nella lettura di un libro che non si accorse dell’ingresso delle persone. Era chiaramente un atteggiamento studiato che non convinse Hemingway tanto che lo scrittore si spinse fino al tavolo per capire cosa stesse interessando così straordinariamente Benito Mussolini: quando fu abbastanza vicino si accorse che si trattava di un vocabolario Inglese-Italiano e Italiano-Inglese tenuto per di più all’incontrario!Il giorno seguente i lettori del Toronto Star lessero un articolo che iniziava così: “Mussolini è un bluff, il più grande bluff d’Europa e io ne ho le prove” e risero di questo.Ecco perchè Hemingway fu messo all’indice dal temibile Ministero della Cultura del ventennio.

martedì 11 novembre 2008

Corsi e ricorsi storici


Il mio sogno è che i miei quattro bambini potranno vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.

Martin Luther King


Io credo che i bambini nel mondo debbano essere liberi di crescere e diventare adulti, in salute, pace e dignità.

Nelson Mandela


Yes, we can.

Barack Obama

lunedì 3 novembre 2008

Per chi suona la campana


Oggi sono a casa con la febbre e vari acciacchi che durante l'autunno mi colpiscono con un'innaturale frequenza.

Da casa penso al mio lavoro e ai miei alunni tanto che stanotte li ho anche sognati; una classe in particolare, io spiegavo e dieci di loro leggevano la Gazzetta: una situazione irreale per l'ambiente in cui lavoro e per il clima di classe che si tiene durante le mie ore ma una spia che mostra timori e tremori, per dirla in modo...filosofico.

In questi giorni pensare al mio lavoro è anche pensare alla scuola e all'università; sono preoccupato perchè diverse cose stanno cambiando e raramente nella scuola si prende la direzione giusta e questa volta in particolare mi sembra che si sia presa la strada che porta dritta alla deriva.

Tagliare non porta vantaggi anche se sicuramente eliminerà sprechi, insieme ad altro. Intendiamoci: sono convinto che la scuola sia zeppa di parassiti e animali sociali che mantengono il posto ingiustamente, compiono un lavoro nullo in maniera svogliata oppure non fanno proprio nulla ma non ritengo che sforbiciare a occhi chiusi sia la soluzione migliore.

La scuola andrebbe riformata con coraggio e l'università pure: un coraggio culturale e non certo economico: meno materie e più qualità, molta più qualità, meno interventi pubblicitari (più interenet, olè!) e maggiore attenzione a ciò che serve (leggere, scrivere, far di conto).

Perchè fare la seconda e la terza lingua alle medie quando non si sa bene l'italiano per non parlare dell'inglese?

Perchè fare molte attività opzionali quando sarebbe opportuno insistere su alcune materie importanti e spesso sconosciute (geografia ma anche storia...): dalla mia esperienza posso dire che facendo con intensità queste materie, possono interessare e piacere, anche senza stimoli interattivi (incredibile ma vero).

Perchè istituire cinquantamila corsi di laurea e non limitarsi ai quindici-venti fondamentali? Il laureato in Beni Culturali serve maggiormente del laureato in Lettere o questa laurea è stata proposta solo per aumentare il numero di laureati e quindi di tasse universitarie in entrata?

Purtroppo però le riforme scolastiche sono SEMPRE fatte da persone che hanno poco a che fare con la scuola, che la considerano un buco da risanare, che la vogliono politicizzare oppure no, che la usano come clava...

Sicuramente protestare senza dialogare non ha alcun senso.

Così la scuola finisce e io che all'istruzione e alla formazione credo, non voglio.

domenica 2 novembre 2008

Se la matematica...


Dunque, ecco due dati utili per comprendere un qualcosa di importante inerente all'ultimo giro del Gran premio del Brasile 2008.
Le Toyota non hanno cambiato le gomme e sono entrambe in zona punti; la pioggia si fa più intensa anche se non diluvia e le due vetture, distanti ma decise a mantenere il piazzamento a punti, segnano questi tempi (arrotondati al decimo):

Timo Glock---1.44.800

Jarno Trulli---1.44.700


Serve altro per scagionare Timo Glock? Se la matematica non è una opinione, no.
Una paura la ho: mai si darà risalto a questo dato e Glock sarà infamato dai tifosi (non esperti) soprattutto italiani.

Nuova veste grafica


Il blog si rinnova. Anzitutto scrivo finalmente con una certa frequenza e poi e poi...come ogni testata che si rispetti, cambia il look!

E così tutto nero e ciò che non è nero è verde, non un solo verde ma diverse sfumature di questo splendido colore.

Il nero è anche scelta ecologica: ho letto che usando gli sfondi neri si risparmia un poco di energia...mah, speriamo.

E tu che ne dici, ti piace la nuova veste grafica?

Si accettano critiche e suggerimenti, buona lettura!

sabato 1 novembre 2008

Aristotele (Etica Nicomachea, 1155 a 22-29)


“Sembra, poi, che sia l'amicizia a tenere insieme le città, ed i legislatori si preoccupano più di lei che della giustizia [l'equità, l'efficienza, il rispetto degli obblighi reciproci, ecc.]: infatti […] Quando si è amici, non c’è alcun bisogno di giustizia, mentre, quando si è giusti, c’è ancora bisogno di amicizia ed il più alto livello della giustizia si ritiene che consista in un atteggiamento di amicizia”.

venerdì 31 ottobre 2008

Bello!

Hai già fatto centro, anche questa volta...e questo è un casco da pensionato?! Ma per favore...
http://www.barrichello.com.br/index.php

Facciam Trentuno


Quando cenare significa incontrarsi

Quando tornare significa rilassarsi

Quando collega significa amico

Bada bene a quello che ti dico


Quando ricordi significa sorrisi

Quando la politica non ci tiene divisi

Quando tanti lavorano per uno

Fatto Trenta, Facciam Trentuno

Lifegate

Sono stato ospite a Radio Lifegate e precisamente ho avuto il piacere di intrattenermi con Ariel (quello di Rock FM!) ed Eleonora discutendo di scuola.
Brava gente, simpatica e lavoratrice.
Mi ha fatto una bella impressione l'ambiente con cui ho avuto a che fare e nel mio piccolo mi sento di fare pubblicità a questa radio, anzi a questa eco-radio.
Andate a visitarne il sito e ascoltatela, penso che non vi deluderà...

The tempest, Genova, 31.10.08


La capitaneria di Genova aveva dato al Fantastic, proveniente da Tangeri via Barcellona, il permesso di entrare in porto, nonostante le proibitive condizioni meteo, poichè la nave aveva subito durante la traversata un'avaria ad una pinna stabilizzatrice. Mentre la nave era nell'imboccatura, si è improvvisamente spento uno dei motori e il Fantastic, investito dalla raffica, si è messo di traverso. Per evitare l'urto con la diga frangiflutti, il comandante è stato costretto a dare fondo all'ancora, una manovra veloce di vecchia marineria, dicono gli esperti. Durante le violente rollate (la nave si è inclinata di oltre venti gradi) a bordo è scoppiato il panico.

venerdì 24 ottobre 2008

Qualche intuizione (Italo Calvino)


- Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure.
- Quando ho più idee degli altri, dò agli altri queste idee; se le accettano, questo è comandare.
- La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso.
- L'inconscio è l'oceano dell'indicibile, di tutto ciò che è stato espulso dalla terra del linguaggio, rimosso come risultato di un'antica proibizione.
- Il posto ideale per vivere è quello dove è più naturale vivere come stranieri.
- La razza umana è una zona di cose viventi che potrebbero essere definite tracciando i propri confini.
- Viaggiando si può realizzare che le differenze sono andate scomparendo: tutte le città tendono ad assomigliarsi l'una all'altra, i posti hanno mutato le loro forme e ordinamenti. Una polvere senza forma ha potuto invadere i continenti.
- La vita di una persona consiste quasi sempre in un insieme di avvenimenti di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l' insieme.
- L'amore come la golosità, sono piaceri di grande soddisfazione.
- Lo sguardo dei cani quando non capiscono e non sanno che possono aver ragione a non capire.
- Un classico è un libro che ancora prima di essere finito ti dice quello che deve dire.
- Tutto può cambiare, ma non il linguaggio che ci portiamo dentro, come un mondo tutto esclusivo e alla fine paragonabile all'utero della propria madre.
- Chi ha occhio, trova quel che cerca anche ad occhi chiusi.
- Così la macchina dell'oppressione sempre si rivolta contro chi la serve.
- I rivoluzionari sono più formalisti dei conservatori.
- Non è la voce che comanda la storia: sono le orecchie.
- Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.
- Tutto è già cominciato prima, la prima riga della prima pagina di ogni racconto si riferisce a qualcosa che è già accaduto fuori dal libro.
- Le cose che un racconto non dice sono necessariamente più numerose di quelle che dice e solo una speciale aureola intorno a ciò che è scritto può dare l'illusione che stai leggendo qualcosa che non è scritto.

domenica 19 ottobre 2008

TI senti più Zanardi o Briatore?


Dopo il gran premio di Cina si parla di giochi di squadra su Raidue.

Intervistato, Briatore ritiene che siano legittimi e che la Ferrari abbia fatto bene a concedere a Massa il secondo posto rallentando Raikkonen, cosa che invece non hanno fatto in BMW lasciando Heidfeld davanti a Kubica.

Al di là delle prime considerazioni che spingono a stare dalla parte della Ferrari che deve giocarsi ancora il titolo con il pilota brasiliano, va detto che il regolamento F1 vieta qualsiasi gioco di squadra: Briatore ride di questo divieto e afferma che in BMW "sono tedeschi" alludendo ad una rigidità poco lungimirante.

A questo punto interviene Alessandro Zanardi (che dopo l'incidente del 2001 ed il recupero coraggioso che lo ha fatto conoscere a tutto il mondo ora è tornato pilota a buoni livelli) e stronca mister Billionaire dicendo che "se in Italia interpretassimo un po' meno avremmo meno infrazioni, meno incidenti e anche il debito pubblico sarebbe molto minore dato che la gente interpreta la legge e non paga le tasse".

E tu da che parte stai?

sabato 11 ottobre 2008

In tre minuti e venti secondi, a caldo

Hamilton arriva lungo blocca le ruote ma non si muove di un centimetro quindi nulla di irregolare.
Massa, sorpassato e dietro Hamilton, lo cerca e da fuori pista con tutte e quattro le ruote tocca la Mclaren che si gira a causa del contatto, la penalità inflitta a Massa non è pari al danno portato con il comportamento tenuto.
Bourdais esce dai box e tiene la posizione non essendo doppiato e comunque non fa altro che restare in traiettoria non potendo dileguarsi materialmente: Massa lo affianca e dall'esterno e leggermente arretrato tocca la Toro Rosso e si gira: incidente di gara con la responsabilità del ferrarista che paga le conseguenze del suo tentativo di sorpasso (che sorpasso non è, semmai intimidazione senza un fine preciso se non ricordare a Bourdais che guida un Ferrari quindi dovrebbe levarsi).
Webber scorretto spinge Massa pericolosamente a muro.
I commissari non hanno visto nulla. O, peggio, hanno visto tutto.
Che vergogna

venerdì 3 ottobre 2008

Copia/incolla


Quanti planning bisogna inserire nell'agenda della giornata?

Quello del lavoro, quello dell'altro lavoro, quello dell'attività saltuaria, quello degli impegni di casa, qeullo dello studio, quello del lavoro a casa, quello del tempo libero, quello del tempo dedicato allo sport, quello del tempo per pianificare un planning che li comprenda tutti.

Ma decido io o eseguo solamente un copia/incolla vorticoso?

Poche parole


Fa' cosi, caro Lucilio: renditi veramente padrone di te e custodisci con ogni cura quel tempo che finora ti era portato via o ti sfuggiva. (Seneca).

La frontiera

Con il petto coperto di medaglie, fece ritorno il vecchio soldato. Trascinando la sua gamba di legno lasciò una lunga striscia per terra. Quell'impronta divideva passo dopo passo il mondo in due. Un lato sterile che si trasformava rapidamente in deserto, e un lato fertile pieno di boschi, fiori rigogliosi ed uccelli variopinti...Il vecchio soldato, con il petto coperto di medaglie, si perse all'orizzonte.
Piano piano il vento e la pioggia cancellarono quell'impronta. Il mondo recuperò la sua unità.
A. Jodorowsky

martedì 30 settembre 2008

Pillbox


Da oggi scriverò anche sul sito http://www.pillbox.it/ grazie ad Enrico Quaroni, anima di qeusto progetto ambizioso, lodevole e per certi versi romantico.

Mi devo già correggere, la mia collaborazione sarà effettiva tra pochi giorni poichè il mio computer è stato èprelevato da quattro teste di cuoio della HP stamattina e chissà quando rientrerà sano e salvo.

Per ora scrivo e navigo e frequento la comunità telematica dalla postazione lavorativa che però è molto frequentata e poco avvezza alla concentrazione (incredibile ma vero).

A presto, amici lettori (poco commentatori!).

domenica 28 settembre 2008

Grazie


Caput mundi


Che ne diresti se andassimo a dare un'occhiatina a Firenze, a risciaquarci l'animo in Arno...

La pagina bianca

E' difficile battere la pagina bianca. L'ho da poco spiegato ai ragazzi di seconda media, dicendo loro che è necessario liberare la creatività, togliere il freno a mano dentro noi che a volte li fa vergognare quando devono leggere una loro fiaba in classe: è quasi paradossale, anzichè esserne orgogliosi, ce ne si imbarazza.
La poca abitudine a pensare cose nuove sta portando la pagina bianca a battere noi stessi.
Questo vale anche per me, che non trovo il tempo (?) per aggiornare il blog.

venerdì 22 agosto 2008

Milano

E dopo la fine dei lavori a metà luglio, Valencia e il mare nel profondo sud della Spagna e poi ancora l'arte araba andalusa.
Granada, Siviglia, Corboba e poi Milano.
Moneglia e poi Milano.
Un caro amico nel frattempo ci ha lasciati; è stata una tragedia e sicuramente lascerà il segno nella memoria la sua figura positiva e allegra.
Un altro caro amico non se la sta passando bene ma sta dimostrando una forza ed una maturità lodevoli e uniche: io non sono sicuro di essere altrettanto coraggioso.
Sta di fatto che questi giorni mi hanno dimostrato che io e Daniela stiamo proprio bene insieme e poi che Pierluigi e la sua famiglia sono davvero simpatici ed accoglienti.
Sono pensieri sparsi e scoordinati ma i giorni vissuti sono stati molti ed intensi: nemmeno la scuola è mancata perchè ho pensato parecchio ai programmi futuri e ho aprofondito argomenti ad hoc.
I motori sono ancora freddi ma ormai accesi.
Si sono fatti tanti progetti per la stagione che sta iniziando, settembre darà già qualche risposta.

venerdì 20 giugno 2008

Medioevi

Sono necessari dei periodi bui, anche perchè se non la si prende così è davvero dura uscirne. Come è necessario il medioevo nella storia: senza quello ellenico, niente Omero. Senza quello tra Roma e il Rinascimento, niente Dante, solo per dirne uno.
E così quando si è presi e ne capitano di ogni che sembra impossibile bisogna ricordarsi la definizione stessa del periodo: età di mezzo. Quindi finirà.
E poi ricordarsi anche delle bellezze del periodo, come prima ricordavo...
Coraggio!

lunedì 16 giugno 2008

Piccolo sforzo


Basterebbe dire, una volta tanto: "Io non usufuirò di quell'emendamento".

Così, per dimostrare che ci si sbaglia a pensare alle leggi ad personam. Basta pochissimo, tanto non c'è nulla da temere, nulla da nascondere, è solo una montatura delle tghe rosse. Ecco, diamo spazio alla buona fede con un piccolo sforzo allora.

Pier, ti presento il tuo sosia


Ha ragione Battiato

Chiede scusa ma non è vero
Scherza ma non fa ridere
Roba da lupi
Sorride quando va tutto bene
Sorride anche quando vorrebbe sbranare
E poi attacca ed eccolo quello vero
Doppio, Arido, Ignorante
Prevaricatore, Vile, Arrogante
Vuoto come le sue parole
Vuoto dentro
Vuoto di senso

Tornate all'alchimia, altrimenti vi impigrite

Basta usare solamente, sempre e pesantemente le intercettazioni. Moltissimi reati non possono più essere scovati tramite cimici e simili aggeggi tecnologici grazie alle leggi di questi giorni per non violare la sacralità della privacy del cittadino. E chi sostiene questa tesi aggiunge che i reati ci sono sempre stati e sono sempre stati combattuti anche con altri metodi.
E' come dire ad un medico di abbandonare TAC e radiografie per tornare allo stetoscopio e all'alchimia, per non impigrirsi.
Ma ci si rende conto di quel che si dice?
P.S. Per quel che mi riguarda, le mie telefonate potrebbero essere filodiffuse in piazza Duomo a Milano senza problemi. Forse chi non se la sente ha qualcosa da nascondere. No?

E se la scuola tentassimo di renderla interessante?

Il titolo non vuole far strada ad un post reazionario ma semplicemente mi piacerebbe riflettere e far riflettere sul ruolo della scuola.
Che non deve essere moltissime cose tra cui il luogo dove si uccidono le passioni; un esempio: perchè fare lingua latina al triennio scientifico ottenendo risultati pessimi dal punto di vista didattico (le versioni si copiano) e facendo per sempre odiare la materia facendola passare per morta anzichè ridarle vita spendendosi per la sola letteratura, lavorando con i testi a fronte, ragionando con Seneca e Agostino, andando in Gallia con Cesare o attaccando Catilina con Cicerone, sparlando dietro agli imperatori con Svetonio o analizzando i barbari con Tacito?
Perchè dobbiamo uccidere tutta questa bellezza che appassiona mettendo di fronte allo studente il testo latino da tradurre che è solamente detestato, non compreso e visto come un ostacolo da levarsi dai piedi?
Avremo sempre duecentoquarantamila anni quando si parla di scuola?

venerdì 6 giugno 2008

giovedì 22 maggio 2008

Tecnomeditazione

Non sei il giovane non sei il più bello
Non sei il più bravo e nemmeno il più colto
Non sei piacione neppure lecchino
E allora stattene lì davanti allo schermo

Ne sai di cose? tienile per te
Abbiamo bisogno di prodotti freschi
Che sappiano vendere e farsi amare
E questo tu, caro, proprio non lo sai fare

Tecnomeditazione per bruciare il tempo
Un foglio bianco che non si riempie
Finestre da cui non entra né esce niente

Hai un buon umore ingiustificato
Inconsapevole dell’inferno attorno
Sei la gazzella della jungla ed è buffo
Che è tutto chiaro ma non te ne rendi conto

Non hai amici che contano e votano
Hai le carte in regola, nessuna di queste è falsa
Sai essere piacevole e a volte disarmante
Capace di far pensare che stai bene lì

Tecnomeditazione per bruciare il tempo
Un foglio bianco che non si riempie
Finestre da cui non entra né esce niente

Tecnomeditazione per bruciare il tempo
Un foglio bianco che non si riempie
Finestre da cui non entra né esce niente.

Bertold Brecht

"Prima di tutti vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista. Un giorno vennero a prendermi e non c'era rimasto nessuno a protestare."

giovedì 15 maggio 2008

sabato 10 maggio 2008

Il fattore incompetenza

di Giovanni Sartori

Parecchi italiani tornano a sperare. I partitini sono stati spazzati via, la squadra di governo è stata messa assieme in pochi giorni, e il cosiddetto Berlusconi IV durerà, si prevede, cinque anni. Tutto bello e bene. Ma ci sono anche cose che non vanno bene. E l'aspetto che mi colpisce di più del nuovo governo è la quasi totale e abissale incompetenza (impreparazione, inesperienza) dei suoi componenti. Salvo pochissime eccezioni (Tremonti, Sacconi, Brunetta) l'incompetenza regna sovrana. Si dirà che è sempre stato così sin da quando la Dc inventò il manuale Cencelli per la spartizione dei posti di governo. Però proprio così no. Ai tempi del dominio Dc non c'era alternanza. Inoltre vigeva la convenzione dei governi «brevi». Pertanto il potere veniva spartito in rapida rotazione pescando sempre nella stessa nomenklatura. Il che consentiva a tutti di tornare più volte al potere, e così finiva che molti tornassero a ministeri che avevano già guidato. La competenza valeva poco anche allora; ma la prassi finiva per produrre ministri che si erano man mano addestrati. Oggi non è più così. E il manuale Cancelli è testé stato perfezionato dal manuale Verdini (un sistema di punteggio per le posizioni di potere che determina i posti assegnati a Fi, An e Lega). Senza contare che se uno sbaglia una volta e poi continua a malfare cento volte, alla fine il danno è centuplicato. Difatti è per questo che oggi siamo, nell'Occidente, quasi in fondo in quasi tutte le graduatorie. Facciamo qualche esempio. I ministeri particolarmente importanti e difficili sono oggi Interni (Maroni), Riforme (Bossi), Giustizia (Angelino Alfano), Istruzione (Mariastella Gelmini), Ambiente (Prestigiacomo). Mi soffermo su quest'ultimo. Il ministero dell'Ambiente esiste da tempo, ma nessuno se ne è accorto. Pecoraro Scanio, il ministro uscente, verrà ricordato per aver bloccato i termovalorizzatori a Napoli; e il suo predecessore Altero Matteoli (oggi alle Infrastrutture) non lascia alcun ricordo: è un eolico, va dove il vento lo porta. Il fatto è che i nostri ambientalisti difendono soltanto il territorio (e neanche tanto: i nostri boschi bruciano ogni anno senza che i Verdi si scuotano granché), bellamente ignorando i problemi globali dell'ecologia: inquinamento di terra e cielo, riscaldamento della terra, modificazione del clima, eccetera. Anche se abbiamo sottoscritto gli accordi di Kyoto, le nostre emissioni di gas inquinanti continuano a crescere. Ed ecco che all'Ambiente va Stefania Prestigiacomo, senza dubbio qualificata in bellezza ma non in ecologia. Sono anche a qualificazione zero il ministro della Giustizia Alfano e il Ministro dell'Istruzione, una leggiadra ma ignotissima Mariastella Gelmini (34 anni, coordinatrice regionale di FI in Lombardia). E così via. Non mi posso dilungare. Ma sono pronto a scommettere che se all'attuale squadra del governo Berlusconi venissero affidate Mediaset, Fiat, Eni, Luxottica e simili, in pochissimo tempo diventerebbero altrettante Alitalia. Il Cavaliere si vanta di essere un imprenditore. Perché non ci spiega, allora, come mai applica all'azienda Italia criteri di reclutamento che certo non applicherebbe alle sue aziende?

martedì 6 maggio 2008

Honda sportive degli anni '80


All'asta una grande collezione di modelli oggi quasi introvabile: dalla CBX 1000 6 cilindri alla VF 1000 F con motore 4 cilindri a V.


Dalla Cb 900 Bold D'or alla CBX 1000 6 cilindri, senza dimenticare le 'piccole' 550 CBX con in freni "inboard" o le spettacolari VF 1000 F con motore 4 cilindri a V: la mostra Fuoriserie sarà anche l'occasione per ammirare (o comprare) un modello della stupefacente collezione di Honda sportive degli anni Ottanta. Anni caratterizzati dal dominio incontrastato dei modelli giapponesi, motivo per cui queste moto avranno un futuro collezionistico molto importante. Il progresso tecnologico del Sol Levante - e in particolare della Honda - in quegli anni è infatti impressionante: fino alla fine degli anni '60 la produzione è rivolta solo a modelli utilitari poi, negli anni '70, la svolta con la rivoluzione delle fascinose maxi-moto: esemplari dotati di motori eccezionali ma a volte abbinati a telai inadeguati. Con gli anni '80 il successo è completo: motori e telai sono al top mondiale, le prestazioni sono inavvicinabili. Gli schemi tecnici vedono il diffondersi del mono ammortizzatore posteriore e della carenatura completa, le moto assomigliano sempre di più a modelli da competizione con la targa e le luci. Le novità proposte ai Saloni della Moto sono ogni anno ricchissime di innovazioni tecnologiche: qualcuna è di grande interesse, altre (come il turbo) passano con la rapidità di una moda.

domenica 4 maggio 2008

Tracce di sangue sul pavimento

Ottantotto anni fatica a parlare cioè
incespica un po' ma le sue idee sono così forti che
trapassano l'ictus e scuotono e fanno respirare l'animo

Un ragazzo picchiato da ragazzi che non sanno
oppure sì quel che fanno ed in nome di chi sono così forti che
rompono la quiete e turbano e preoccupano me, davvero

Un cancello di notte con i fari di una Fiat puntati sulle gambe
e la paura la fretta e il rumore del diesel sono così forti che
fanno sentire il cuore in gola fino alla chiave nella toppa della porta

Domenica giornata di cose non dette eppure accadute e percepite
ricordate e ora sono così forti che
devono essere scritte per uscire dal guscio scomodo che non le vuole.

martedì 29 aprile 2008

Italia al voto


Una bellissima copertina della Domenica del Corriere dell'inizio degli anni Cinquanta

lunedì 28 aprile 2008

sabato 26 aprile 2008

Per fortuna che c'è Alonso


Per fortuna che c'è Alonso. Che nel tempo libero fa i trucchi con le carte che neanche Silvan e l'abilità di far vedere quel che non è la mette in pista. Per fortuna che c'è lui, in questo mondo di millesimi,dichiarazioni già dichiarate, pressioni delle gomme calcolate sotto pressione. Ben venga, ogni tanto un gol di mano, un giro della morte alla morte, rischiando, digrignando e barando. Metti un ciupito di benzina e ti butti fuori tra i tuoi per regalare ai tuoi un pomeriggio di adrenalina e un'illusione domenicale. E fa niente se l'illusione svanisce dopo una manciata di giri, va bene così.In centomila si sgolano tra una porchetta e l'altra sui prati e tu ai centomila fai capire che ci sei, vorresti esserci ma più di tanto non ti puoi inventare. Presente l'attaccante che pressa sul portiere anche quando mancano 6 secondi e perdi due a zero? Quello. E a questo Alonso perdoniamo anche il fatto di avere perso un po' di vivacità davanti ai microfoni, perchè basta un sabato del genere per recuperare su tutto. Questo Alonso, in definitiva, è un fenomeno. E' come Raikkonen, e in più parla.

mercoledì 23 aprile 2008

Globalizzazione o Ecopass?

«I grandi club dovrebbero fare un loro campionato, perchè quando si attrezza una squadra che costa tanto non si può pensare di andare a giocare contro una squadra di un capoluogo di provincia dove c'è uno stadio da ventimila persone e magari nemmeno riempito».
Lo ha sottolineato il leader del Pdl Silvio Berlusconi, ospite di «Radio Radio», spiegando che «i grandi club delle grandi città dovrebbero avere un loro campionato e un altro campionato dovrebbe essere per i club che hanno meno spettatori. Quando c'è una grande squadra gli stadi si riempiono e quando ci sono due grandi squadre che si incontrano le televisioni hanno punte di audience notevolissime. E con le grandi squadre possiamo essere anche protagonisti in Europa» ha spiegato ancora il Cavaliere.

Berlusconi ha poi annunciato che lascerà nuovamente la presidenza del Milan. «Il mio nuovo ruolo è incompatibile» ha spiegato il premier in pectore , ribadendo che dovrà lasciare la carica di presidente del club rossonero non appena il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli conferirà l'incarico di formare la nuova squadra di governo. Ma sottolineando anche che la cosa lo «addolora».

martedì 22 aprile 2008

Spunto di riflessione #1

« Solo la poesia ispira poesia » (Ralph Waldo Emerson).
Siete d'accordo? Io lo sono stato, poi ho pensato ad Ungaretti...

domenica 20 aprile 2008

Intervista a Yuri Beretta


Tratto da http://www.pillbox.it/, pubblico sul blog un'intervista fatta da me per questa testata.

Il prossimo 23 aprile a La Casa 139, locale milanese noto per la buona proposta musicale in cartello, sarà una serata speciale perché avverrà la presentazione-concerto dell’album La Forza di Yuri Beretta, da circa un mese nei negozi.Il disco che segna il debutto del cantante milanese come solista dopo l’esperienza con i Genialando, è composto da undici canzoni che saranno le protagoniste della serata live di settimana prossima. Noi di Pillbox, che abbiamo avuto modo di ascoltare già Beretta in qualche serata, saremo là per conoscere meglio il nuovo lavoro e lo stesso Yuri, un artista completo capace di tenere il palcoscenico in modo unico e in grado di affascinare e far vibrare il pubblico con la sua arte che ha come epicentro la musica ma che spazia in diverse direzioni. Abbiamo raggiunto telefonicamente Beretta per sapere qualcosa di più su La Forza ed il suo autore.
Anzitutto Yuri, come ti definisci artisticamente?
“Cantautore…sì, è un termine disprezzato da alcuni e affiancato per lo più a grandi nomi e quindi potrebbe far paura; in realtà definisce propriamente un mestiere, quello di scrivere canzoni e di cantarle davanti ad un pubblico: il mestiere mio.”
Di che cosa parla La Forza?
“Il mio album cerca di spiegare e sviscerare gli stati emotivi della persona partendo da mie sensazioni e riflessioni. Il mio desiderio, e anche quello del disco, è quello di comunicare intensità, di far capire che si deve vivere davvero e non sopravvivere soltanto".
Perché si intitola La Forza?
“In questi anni ho studiato i tarocchi e le loro sfaccettature: quando ho iniziato a pensare all’album sapevo che le canzoni sarebbero state undici quanti sono i tarocchi. La Forza è proprio il nome dell’undicesimo di essi, l’arcano maggiore.Le canzoni contenute nel disco vogliono essere l’espressione della forza, non intesa come un qualcosa di oppositivo o prevaricatore, ma piuttosto una forza accogliente e rassicurante”.
Qual è la canzone che preferisci nell’album?
"Probabilmente…la numero cinque, Nel Volo”.
Partecipando come pubblico a qualche tua serata, sorge spontaneo chiederti come mai non suoni mai cover. Non c’è qualche artista che senti particolarmente vicino e di cui ti piacerebbe interpretare qualche brano?
“Mi piace l’idea di suonare canzoni di altri artisti, poi però quando si avvicina il momento di salire sul palco penso che se cantassi qualche cover toglierei spazio alle mie canzoni che sono tutte lì pronte e non vedono l’ora di essere cantate e suonate; così ogni volta le mie vincono sempre e le cover non le suono mai!”
Yuri Beretta, come dicevamo, è un artista completo. Scrivi spesso o ti capita di farlo solamente in presenza di accadimenti particolari?
“Sì. Scrivo tanto. Questo album raccoglie alcune canzoni delle moltissime che ho composto negli ultimi sette anni. Peraltro mi capita di “esprimere l’arte” attraverso forme anche diverse quali ad esempio il disegno e la pittura - sappiamo che Yuri lavora anche nel mondo del teatro - nella quale mi diletto pur non essendo professionista. Ho una qualità maggiore, la musica, ma la mia espressione artistica fuoriesce anche attraverso altri canali poiché ha molta… forza”.
Yuri, possiamo fornire a chi legge una sorta di manuale d’uso per ascoltare il tuo disco?
“Mi piacerebbe che venisse ascoltato con calma, sarebbe un bel successo. Le persone hanno un approccio spesso distratto nei confronti della musica che è vissuta come intrattenimento; io non ascolto la radio e preferisco mettermi sul divano e cercare di capire le chiavi di lettura di una canzone piuttosto che di un album intero. La musica è un incontro. Ecco, che il mio album sia l’occasione per trovarsi e scoprirsi prendendosi tutto il tempo necessario per farlo”.

Ci è piaciuto, Yuri Beretta. Noi il 23 aprile alle 22 saremo a La Casa 139 per ascoltare live la sua voce coinvolgente e questa nuova avventura musicale tutta da scoprire. A presto?

lunedì 14 aprile 2008

domenica 6 aprile 2008

Attenzione!


Che delirio...facciamo attenzione.

sabato 5 aprile 2008

Arriva la primavera. Accorgiamocene!


Non sono patriota, ma ho scoperto con piacere alcune bellezze di Cassano d'Adda, mio paese natale e sempre trascurato. Fino all'altro giorno, quando ho fatto un giro con Daniela: è proprio vero, non si smette mai di imparare.