venerdì 23 gennaio 2009

Carina

Ma con che coraggio Michelin nega la paternità?!

mercoledì 21 gennaio 2009

Ridicolo?


Kakà è un campione e un gran bravo ragazzo.

Ma si rende conto che quando dice che i soldi non sono determinanti nella sua scelta di vita è squallido: chi crede che la sua vita sarebbe cambiata se al posto du una vagonata di milioni di euro all'anno ne avesse scelte due?!

vagonata più vagonata meno, il suo stile di vita non sarebbe cambiato; certo se avesse scelto di rimanere in una squadra che lo paga 30.000 euro l'anno rifiutando una squadra capace di offrirne 90.000 allora sì che avrebbe fatto una scelta di cuore perchè i soldi non sarebbero stati determinanti nella scelta.

Ma scegliendo il Milan ha ascoltato il cuore ma anche la fame, legittima sia chiaro, di successo: ma non predichi francescanesimo, per carità, no.

Perchè aprire la bocca senza avere acceso il cervello?


Sempre più presente in campo, sugli spalti, in panchina. Qualcuno protesta, qualcuno viene sgridato, pochissimi squalificati, molti ripresi in tv. Ma la bestemmia nel calcio c’è è si diffonde. Sulla carta si rischia l’espulsione, nella realtà molti chiudono le orecchie e tirano avanti. Tanto più che ora c’è anche l’imprimatur del ct numero uno del calcio italiano. «Chi impreca lo fa più per istinto e per rabbia che per mancanza di fede o per offendere Dio» sostiene Marcello Lippi in un’intervista al sito papanews.it. In fondo, racconta, è capitato anche a lui, che poi è pure di Viareggio, e «in Toscana la bestemmia è quasi utilizzata come un intercalare, ma è stato un attimo e non per astio verso Dio. Perciò io non trasformerei in un dramma le bestemmie di un giocatore o di un tecnico, c’è di peggio». Del resto, già anni fa, il ct campione del mondo dichiarò: «La bestemmia è cultura, un modo di parlare nostro toscano ». Aveva appena imprecato dalla panchina dopo un gol preso dalla Slovenia.
Ma la sua giustificazione non piace a monsignor Gianfranco Ravasi che presiede il Pontificio Consiglio per la cultura e su papanews. it gli risponde: «Se perfino il ct della Nazionale di calcio non condanna questo fenomeno, ci sarà poco da fare. Le sue parole sono gravi e rappresentano il decadimento e l’imbarbarimento non solo del calcio ma di tutta la società moderna», perché «la bestemmia è sempre volgare e mai giustificabile, è un’offesa grave verso il Signore di cui non c’è più coscienza». In più, chi bestemmia davanti a milioni di telespettatori «lancia questo segnale diseducativo verso una platea vastissima, rischiando di creare gravi conseguenze». Per questo, pochi giorni dopo essere diventata la presidente del Bologna, Francesca Menarini chiese ai suoi giocatori di «evitare le bestemmie in campo». Nessun divieto, spiega ora, «ho solo ricordato che è un atteggiamento deplorevole e diseducativo per chi segue il nostro sport», perché «la bestemmia è sempre una gravissima forma di offesa, al di là delle convinzioni religiose». L’allarme lo lanciò nel 2004 il presidente del Coni Gianni Petrucci che si lamentava: «Non è possibile continuare ad assistere in silenzio alle bestemmie. Se nessuno prende posizione, lo faccio io», anche perché «se un giocatore manda a quel paese l’allenatore, tutti sono pronti ad interpretare il labiale ed indignarsi». Tre anni prima, nel 2001 c’era stato pure un giro di vite che vide attuare la squalifica per bestemmia di tre allenatori in poche settimane, Silvio Baldini, Giovanni Vavassori e Walter Novellino. Ma la battaglia durò poco, tanto che nel 2006, Luca Toni manifestò in mondovisione il suo «disappunto» per un gol mancato in Italia-Romania. Oggi l’espulsione per bestemmia è ancora prevista, spiega l’ex arbitro Paolo Casarin che condivide le parole di Ravasi («non si può giustificare l’imprecazione verso Dio»), ma è più facile vedere il cartellino rosso se ad essere insultato è l’arbitro.

martedì 20 gennaio 2009

L'era delle responsabilità


La sicurezza non deve offuscare gli ideali, mano tesa all'Islam, supereremo la crisi, sogno un mondo di uguaglianza e libertà, combatteremo lo spettro del riscaldamento globale...queste sono alcune delle frasi di Barack Obama pronuciate oggi, da presidente degli Stati Uniti d'America: parole bellissime e di speranza dette da uno che bada più ai fatti e alla sostanza.

Mi sento di dover ringraziare il popolo americano: se inizierà davvero l'era della responsabilità sarà merito anche loro.

Quanti difetti ma che pregi grandiosi, l'America!

Arte contemporanea e la condizione umana


Vallo a inventare uno come Magritte, vallo a capire uno come Magritte: vallo a vedere uno come Magritte!

lunedì 19 gennaio 2009

Mi legge nel pensiero


"Così nell’attesa mi venne in mente che potevo iscrivermi all’università. Scelsi Lettere e Filosofia, pensando che in quella facoltà mi sarei trovato bene.Tutti i rampanti che da grandi sognavano di fare i manager preferivano buttarsi su Economia e Commercio, Informatica o Giurisprudenza. Le prospettive di scalata sociale dopo la laurea non mi importavano granchè. Forse era meglio studiare qualcosa di interessante insieme ad altri esseri umani, piuttosto che ritrovarsi sugli stessi banchi insieme a tanti futuri squali in gessato grigio e ventiquattrore, intenti a imparare i mille e uno metodi di fregare il prossimo".


Tutti giù per terra di G. Culicchia

domenica 18 gennaio 2009

Amici di Maria De Filippi


Merito ermetico


Se qualcuno poi impara a scrivere proprio bene, allora è bene che inizi a mettersi alla prova con un pubblico così si vedrà...

E dire che c'è chi ritiene che questi sia inadatto perchè non preparato.

Dicevano così di Einstein ma anche di Hamilton, di Elvis e di Buffon, di Giovanni XXXIII e anche di tanti altri conosciuti o meno che invece sono davvero bravi, hanno talento, voglia e capacità.

Chi ha orecchie per intendere...

La salvezza è dietro l’angolo


Che si parli di anima o di pelle, di anno scolastico o di campionato di calcio, di relazioni o di file digitali, noi si cerca sempre la salvezza. Salvare è ricordare, è mantenere per poi ripartire. Salvezza è un approdo sicuro ma non per questo sempre definitivo; certo salvezza è gioia.Riporto qualche riflessione sulla salvezza.


Amore è: pazzia discreta, soffocante amarezza e dolcezza che alla fine ti salva (Shakespeare)


Aver coscienza delle proprie colpe è il primo passo verso la salvezza. (Epicuro)


Quando si pattina su ghiaccio sottile, la salvezza sta nella velocità. (Ralph Waldo Emerson)


Dov’è il pericolo c’è anche la salvezza. (Holderlin)