sabato 10 maggio 2008

Il fattore incompetenza

di Giovanni Sartori

Parecchi italiani tornano a sperare. I partitini sono stati spazzati via, la squadra di governo è stata messa assieme in pochi giorni, e il cosiddetto Berlusconi IV durerà, si prevede, cinque anni. Tutto bello e bene. Ma ci sono anche cose che non vanno bene. E l'aspetto che mi colpisce di più del nuovo governo è la quasi totale e abissale incompetenza (impreparazione, inesperienza) dei suoi componenti. Salvo pochissime eccezioni (Tremonti, Sacconi, Brunetta) l'incompetenza regna sovrana. Si dirà che è sempre stato così sin da quando la Dc inventò il manuale Cencelli per la spartizione dei posti di governo. Però proprio così no. Ai tempi del dominio Dc non c'era alternanza. Inoltre vigeva la convenzione dei governi «brevi». Pertanto il potere veniva spartito in rapida rotazione pescando sempre nella stessa nomenklatura. Il che consentiva a tutti di tornare più volte al potere, e così finiva che molti tornassero a ministeri che avevano già guidato. La competenza valeva poco anche allora; ma la prassi finiva per produrre ministri che si erano man mano addestrati. Oggi non è più così. E il manuale Cancelli è testé stato perfezionato dal manuale Verdini (un sistema di punteggio per le posizioni di potere che determina i posti assegnati a Fi, An e Lega). Senza contare che se uno sbaglia una volta e poi continua a malfare cento volte, alla fine il danno è centuplicato. Difatti è per questo che oggi siamo, nell'Occidente, quasi in fondo in quasi tutte le graduatorie. Facciamo qualche esempio. I ministeri particolarmente importanti e difficili sono oggi Interni (Maroni), Riforme (Bossi), Giustizia (Angelino Alfano), Istruzione (Mariastella Gelmini), Ambiente (Prestigiacomo). Mi soffermo su quest'ultimo. Il ministero dell'Ambiente esiste da tempo, ma nessuno se ne è accorto. Pecoraro Scanio, il ministro uscente, verrà ricordato per aver bloccato i termovalorizzatori a Napoli; e il suo predecessore Altero Matteoli (oggi alle Infrastrutture) non lascia alcun ricordo: è un eolico, va dove il vento lo porta. Il fatto è che i nostri ambientalisti difendono soltanto il territorio (e neanche tanto: i nostri boschi bruciano ogni anno senza che i Verdi si scuotano granché), bellamente ignorando i problemi globali dell'ecologia: inquinamento di terra e cielo, riscaldamento della terra, modificazione del clima, eccetera. Anche se abbiamo sottoscritto gli accordi di Kyoto, le nostre emissioni di gas inquinanti continuano a crescere. Ed ecco che all'Ambiente va Stefania Prestigiacomo, senza dubbio qualificata in bellezza ma non in ecologia. Sono anche a qualificazione zero il ministro della Giustizia Alfano e il Ministro dell'Istruzione, una leggiadra ma ignotissima Mariastella Gelmini (34 anni, coordinatrice regionale di FI in Lombardia). E così via. Non mi posso dilungare. Ma sono pronto a scommettere che se all'attuale squadra del governo Berlusconi venissero affidate Mediaset, Fiat, Eni, Luxottica e simili, in pochissimo tempo diventerebbero altrettante Alitalia. Il Cavaliere si vanta di essere un imprenditore. Perché non ci spiega, allora, come mai applica all'azienda Italia criteri di reclutamento che certo non applicherebbe alle sue aziende?

martedì 6 maggio 2008

Honda sportive degli anni '80


All'asta una grande collezione di modelli oggi quasi introvabile: dalla CBX 1000 6 cilindri alla VF 1000 F con motore 4 cilindri a V.


Dalla Cb 900 Bold D'or alla CBX 1000 6 cilindri, senza dimenticare le 'piccole' 550 CBX con in freni "inboard" o le spettacolari VF 1000 F con motore 4 cilindri a V: la mostra Fuoriserie sarà anche l'occasione per ammirare (o comprare) un modello della stupefacente collezione di Honda sportive degli anni Ottanta. Anni caratterizzati dal dominio incontrastato dei modelli giapponesi, motivo per cui queste moto avranno un futuro collezionistico molto importante. Il progresso tecnologico del Sol Levante - e in particolare della Honda - in quegli anni è infatti impressionante: fino alla fine degli anni '60 la produzione è rivolta solo a modelli utilitari poi, negli anni '70, la svolta con la rivoluzione delle fascinose maxi-moto: esemplari dotati di motori eccezionali ma a volte abbinati a telai inadeguati. Con gli anni '80 il successo è completo: motori e telai sono al top mondiale, le prestazioni sono inavvicinabili. Gli schemi tecnici vedono il diffondersi del mono ammortizzatore posteriore e della carenatura completa, le moto assomigliano sempre di più a modelli da competizione con la targa e le luci. Le novità proposte ai Saloni della Moto sono ogni anno ricchissime di innovazioni tecnologiche: qualcuna è di grande interesse, altre (come il turbo) passano con la rapidità di una moda.

domenica 4 maggio 2008

Tracce di sangue sul pavimento

Ottantotto anni fatica a parlare cioè
incespica un po' ma le sue idee sono così forti che
trapassano l'ictus e scuotono e fanno respirare l'animo

Un ragazzo picchiato da ragazzi che non sanno
oppure sì quel che fanno ed in nome di chi sono così forti che
rompono la quiete e turbano e preoccupano me, davvero

Un cancello di notte con i fari di una Fiat puntati sulle gambe
e la paura la fretta e il rumore del diesel sono così forti che
fanno sentire il cuore in gola fino alla chiave nella toppa della porta

Domenica giornata di cose non dette eppure accadute e percepite
ricordate e ora sono così forti che
devono essere scritte per uscire dal guscio scomodo che non le vuole.