venerdì 24 ottobre 2008

Qualche intuizione (Italo Calvino)


- Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure.
- Quando ho più idee degli altri, dò agli altri queste idee; se le accettano, questo è comandare.
- La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso.
- L'inconscio è l'oceano dell'indicibile, di tutto ciò che è stato espulso dalla terra del linguaggio, rimosso come risultato di un'antica proibizione.
- Il posto ideale per vivere è quello dove è più naturale vivere come stranieri.
- La razza umana è una zona di cose viventi che potrebbero essere definite tracciando i propri confini.
- Viaggiando si può realizzare che le differenze sono andate scomparendo: tutte le città tendono ad assomigliarsi l'una all'altra, i posti hanno mutato le loro forme e ordinamenti. Una polvere senza forma ha potuto invadere i continenti.
- La vita di una persona consiste quasi sempre in un insieme di avvenimenti di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l' insieme.
- L'amore come la golosità, sono piaceri di grande soddisfazione.
- Lo sguardo dei cani quando non capiscono e non sanno che possono aver ragione a non capire.
- Un classico è un libro che ancora prima di essere finito ti dice quello che deve dire.
- Tutto può cambiare, ma non il linguaggio che ci portiamo dentro, come un mondo tutto esclusivo e alla fine paragonabile all'utero della propria madre.
- Chi ha occhio, trova quel che cerca anche ad occhi chiusi.
- Così la macchina dell'oppressione sempre si rivolta contro chi la serve.
- I rivoluzionari sono più formalisti dei conservatori.
- Non è la voce che comanda la storia: sono le orecchie.
- Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.
- Tutto è già cominciato prima, la prima riga della prima pagina di ogni racconto si riferisce a qualcosa che è già accaduto fuori dal libro.
- Le cose che un racconto non dice sono necessariamente più numerose di quelle che dice e solo una speciale aureola intorno a ciò che è scritto può dare l'illusione che stai leggendo qualcosa che non è scritto.

domenica 19 ottobre 2008

TI senti più Zanardi o Briatore?


Dopo il gran premio di Cina si parla di giochi di squadra su Raidue.

Intervistato, Briatore ritiene che siano legittimi e che la Ferrari abbia fatto bene a concedere a Massa il secondo posto rallentando Raikkonen, cosa che invece non hanno fatto in BMW lasciando Heidfeld davanti a Kubica.

Al di là delle prime considerazioni che spingono a stare dalla parte della Ferrari che deve giocarsi ancora il titolo con il pilota brasiliano, va detto che il regolamento F1 vieta qualsiasi gioco di squadra: Briatore ride di questo divieto e afferma che in BMW "sono tedeschi" alludendo ad una rigidità poco lungimirante.

A questo punto interviene Alessandro Zanardi (che dopo l'incidente del 2001 ed il recupero coraggioso che lo ha fatto conoscere a tutto il mondo ora è tornato pilota a buoni livelli) e stronca mister Billionaire dicendo che "se in Italia interpretassimo un po' meno avremmo meno infrazioni, meno incidenti e anche il debito pubblico sarebbe molto minore dato che la gente interpreta la legge e non paga le tasse".

E tu da che parte stai?