martedì 18 dicembre 2007

L'auto islamica


MILANO - Il crocifisso o il santino appaiono sul cruscotto di molte automobili nostrane, ma non sono optional forniti dalla casa di produzione. «Vai piano, Dio ti protegge» dice San Cristoforo, protettore degli autisti, e il guidatore credente si mette sulla strada più tranquillo. In Iran qualcuno però ha pensato di includere i simboli religiosi in quella che sarà la prima auto islamica ufficiale mai prodotta, e forse la prima vettura religiosa mai realizzata al mondo, se si eccettua la Papa-mobile. «Questa auto sarà prodotta con le tecnologie più recenti, e si confronterà con gli standard planetari quando debutterà su vari mercati nel 2011» ha annunciato Manouchehr Manteghi, presidente della casa automobilistica Iran Khodro.

OPTIONAL - Oltre a vari optional, l’acquirente potrà richiedere l’installazione di una bussola che indica sempre la direzione della Mecca e di uno scomparto fatto apposta per contenere il Corano. PARTENRSHIP COB LA RENAULT - L’azienda iraniana, che lo scorso anno ha prodotto più di 500mila tra auto e furgoni e ha già partnership importanti come quella con la Renault (per cui produce l’auto low-cost Logan), è stata scelta per guidare il progetto insieme alla Turchia e all’azienda malese Proton, dall’Organizzazione della Conferenza Islamica, la più grande organizzazione internazionale dopo l’Onu, che raccoglie 57 Paesi dislocati in Medio Oriente, Africa, Europa, Asia e Sud America e ha come scopo principale la promozione della solidarietà tra i suoi membri. Ed è proprio nelle nazioni islamiche che si concentrerà il business, anche se Manteghi ci tiene a precisare che “l’auto è in grado di competere non soltanto nei Paesi dell’Islam”, probabilmente anche per il suo prezzo piuttosto appetibile, già fissato tra il 6.000 e gli 8.000 euro.

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