giovedì 27 dicembre 2007

Per la scuola chi paga?


Certo, è inammissibile che la maggioranza o quasi degli studenti italiani ignorino per quale ragione alla notte segue il giorno e viceversa, è inammissibile che risultino all’ultimo posto nelle graduatorie di preparazione e apprendimento stilate a livello europeo. Sì, tutto questo è inammissibile. Poi, però, nella faccenda della crisi della nostra scuola c’è anche qualcosa di insopportabile. Molte cose. È insopportabile, ad esempio, che lo stesso ministro che per un anno ci ha assicurato che andava tutto bene ora organizzi i comitati d’emergenza per far fronte alla crisi; è insopportabile che gli stessi direttori generali, ideatori o complici di tutte le sciocchezze teoriche e pratiche che hanno portato la scuola alla rovina, restino indisturbati ai loro posti; è insopportabile che i consulenti, i pedagogisti, i sindacalisti, responsabili di decenni di malgoverno scolastico non siano chiamati quanto meno a renderne conto. O meglio: è sopportabilissimo. Ma è così che l’Italia affonda.

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