lunedì 16 giugno 2008

E se la scuola tentassimo di renderla interessante?

Il titolo non vuole far strada ad un post reazionario ma semplicemente mi piacerebbe riflettere e far riflettere sul ruolo della scuola.
Che non deve essere moltissime cose tra cui il luogo dove si uccidono le passioni; un esempio: perchè fare lingua latina al triennio scientifico ottenendo risultati pessimi dal punto di vista didattico (le versioni si copiano) e facendo per sempre odiare la materia facendola passare per morta anzichè ridarle vita spendendosi per la sola letteratura, lavorando con i testi a fronte, ragionando con Seneca e Agostino, andando in Gallia con Cesare o attaccando Catilina con Cicerone, sparlando dietro agli imperatori con Svetonio o analizzando i barbari con Tacito?
Perchè dobbiamo uccidere tutta questa bellezza che appassiona mettendo di fronte allo studente il testo latino da tradurre che è solamente detestato, non compreso e visto come un ostacolo da levarsi dai piedi?
Avremo sempre duecentoquarantamila anni quando si parla di scuola?

1 commento:

Anonimo ha detto...

E Bravo! il nostro prof al liceo ha fatto proprio così... ma io credo perchè arreso davanti alla nostra pessima grammatica latina ormai irrecuperabile!!! W Ascoman (qui non capirà nessuno...ma se passasse qualcuno di Lecco...che ha fatto il GBG capirebbe...vedi Astrid) D.