martedì 28 agosto 2007

Le ricette di Veltroni



Mi sono sottoposto volentieri alla lettura della fittissima mezza pagina dell’«Unità» con ampi estratti del discorso fatto l’altro ieri a Parigi da Walter Veltroni, pensando che se uno va apposta a Parigi ci va senz’altro per dire qualcosa di significativo. Macché. Mi sono dovuto sorbire una minestrina sciapa sciapa di buone intenzioni, di ovvietà, di concetti surgelati. Una sequela di «viviamo grandi e profondi cambiamenti», di « mutamenti climatici», d’incertezza «radicata e complessa», e poi ancora «il Nord e il Sud del mondo», e «servono risposte nuove», e «i vecchi schemi non reggono più», e «i giovani», e così via da un’epocalità all’altra fino alla libertà: naturalmente «libertà di tutti e non di pochi». Bene, ma a parte che sarebbe interessante sapere se c’è un solo candidato alla guida del Pd che su queste vacuità non sia d’accordo, perché Veltroni non ci indica una buona volta una, almeno una soluzione concreta, da lui proposta per iniziare a cambiare il mondo?

1 commento:

Anonimo ha detto...

io candido marcel alla guida del pd, se hanno candidato adinolfi voglio dire...