martedì 26 giugno 2007

Baci da Pompei



Non fu il coltello che tagliò, non fu la luna Che tramontò, non fu la stella che schiarì la notte La notte che arrivò e che s'illuminò E non fu lei che disse "No" E non fu lui che disse E non fu lei che disse "No" E non fu lui che disse "No" Non fu la nuvola che passò, non fu la nuvola Che si fermò e congelò il vapore dell'estate E le parole consumate Senza fretta E non fu lei che disse "Aspetta" E non fu lui che disse E non fu lei che disse "Aspetta" E non fu lui che disse "Aspetta" Che passi il segno della piena Su questo cuore e su questa schiena E si addormentino gli amanti All'ombra del vulcano Posso bruciare sempre la tua mano Nella mia mano E consumarsi il mio destino Col tuo destino E questa pioggia ritorni vino E questa cenere diventi vino Non fu il coltello che tagliò, non fu la luna Che si inabissò, non fu la stella che sparì, non fu la notte Quando si squagliò E non fu l'aurora E non fu lei che disse "Ancora" E non fu lui che disse E non fu lei che disse "Ancora" E non fu lui che disse E non fu lei che disse "Ancora" E non fu lui che disse "Ora" Che passi il segno della piena Su questo cuore e su questa schiena E si addormentino gli amanti All'ombra del vulcano Posso bruciare sempre la tua mano Nella mia mano E consumarsi il mio destino Col tuo destino E questa pioggia ritorni vino E questa cenere diventi vino.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Eh?????????!!!!!!!!
...e questa sarebbe una canzone d'amore... mah! Ma ascolta quelli bravi... altro che de gregori! Dai scherzo, ad ogni modo se questo è un blog democratico e posso lasciare 1 opinione sincera: il testo di questa canzone non mi "sconquiffera" affatto.

D.