Non fu il coltello che tagliò, non fu la luna Che tramontò, non fu la stella che schiarì la notte La notte che arrivò e che s'illuminò E non fu lei che disse "No" E non fu lui che disse E non fu lei che disse "No" E non fu lui che disse "No" Non fu la nuvola che passò, non fu la nuvola Che si fermò e congelò il vapore dell'estate E le parole consumate Senza fretta E non fu lei che disse "Aspetta" E non fu lui che disse E non fu lei che disse "Aspetta" E non fu lui che disse "Aspetta" Che passi il segno della piena Su questo cuore e su questa schiena E si addormentino gli amanti All'ombra del vulcano Posso bruciare sempre la tua mano Nella mia mano E consumarsi il mio destino Col tuo destino E questa pioggia ritorni vino E questa cenere diventi vino Non fu il coltello che tagliò, non fu la luna Che si inabissò, non fu la stella che sparì, non fu la notte Quando si squagliò E non fu l'aurora E non fu lei che disse "Ancora" E non fu lui che disse E non fu lei che disse "Ancora" E non fu lui che disse E non fu lei che disse "Ancora" E non fu lui che disse "Ora" Che passi il segno della piena Su questo cuore e su questa schiena E si addormentino gli amanti All'ombra del vulcano Posso bruciare sempre la tua mano Nella mia mano E consumarsi il mio destino Col tuo destino E questa pioggia ritorni vino E questa cenere diventi vino.
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1 commento:
Eh?????????!!!!!!!!
...e questa sarebbe una canzone d'amore... mah! Ma ascolta quelli bravi... altro che de gregori! Dai scherzo, ad ogni modo se questo è un blog democratico e posso lasciare 1 opinione sincera: il testo di questa canzone non mi "sconquiffera" affatto.
D.
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